Quando si perdono i denti permanenti, il danno non comporta soltanto una graduale modifica dell’aspetto – influendo anche sull’estetica del sorriso, se si tratta di uno dei denti anteriori, ossia dell’arcata centrale – ma anche sulla salute orale e sulla masticazione.

Infatti la perdita di un dente può indebolire la mascella e alterare l’occlusione (nel tempo.

Un alveolo vuoto, inoltre, provoca lo spostamento dei denti adiacenti per riempire lo spazio libero.

Cosa provoca la perdita di un dente?

Sono diverse le cause che entrano in gioco nella perdita dei denti: carie, malattie gengivali, traumi, bruxismo e fumo.

Carie dentali: una piccola carie trascurata, non curata, si diffonde, continuando a “demolire” il dente. Se prima poteva essere risolta con una semplice otturazione, a un certo punto occorre una cura endodontica, ossia una devitalizzazione – con probabile necessità di una corona dentale.

Se non si interviene in uno di questi casi, il dente potrebbe fratturarsi in modo tale da non poter essere più “riparato” e l’unica soluzione sarà estrarlo, per prevenire più gravi problemi.

Malattie gengivali: una gengivite – ossia una lieve forma di malattia parodontale – è un’infezione che attacca il tessuto gengivale e, se non curata in tempo, può aggravarsi in parodontite, che provocherà una perdita ossea e la caduta dei denti.

Spesso le malattie gengivali sono dovute alla scarsa igiene orale: un uso saltuario di spazzolino e filo interdentale – e saltuarie visite dentistiche – fanno sì che si formino placca e tartaro sulla superficie dei denti. Con il tempo i batteri possono infiltrarsi sotto il bordo gengivale, creando delle tasche, ricettacolo di infezioni.

Traumi o lesioni ai denti: un incidente o un infortunio sportivo possono causare traumi diretti sui denti, allentandoli fino a farli cadere o spezzandoli o fratturandoli in modo tale da doverli estrarre, perché impossibile ripararli.

Bruxismo: il continuo sfregamento dei denti uno contro l’altro provoca la consumazione dello smalto, rendendo i denti più vulnerabili alle infezioni e alle carie. In più, quel continuo movimento potrebbe a lungo andare causare una leggera mobilità di uno o più denti e pian piano portarli alla caduta.

Fumo: il fumo è uno dei fattori di rischio per la comparsa, l’estensione e la gravità della malattia parodontale, poiché ha effetti negativi sulle gengive e sulla salute orale in generale.

Cosa accade se trascuri la perdita di un dente?

Quando perdi un dente, non devi preoccuparti soltanto dell’aspetto estetico del problema. Infatti potresti perdere uno degli ultimi molari, che resta “nascosto alla vista”.

Purtroppo, se perdi un dente, insorgono ben altre conseguenze, la cui soluzione comporta interventi più costosi in futuro.

Problemi di occlusione/chiusura: la perdita di un dente crea uno spazio vuoto, e viene così a mancare il contatto con il dente corrispondente nell’altra arcata. Quest’ultimo dente sarà inutile alla masticazione. Non solo, ma, come abbiamo accennato, lo spazio libero provoca lo spostamento dei denti vicini.

Le conseguenze sono problemi all’occlusione/morso, dovuti al disallineamento dei denti, ma anche dolori articolari e mal di testa.

Perdita ossea: la masticazione ha un’altra funzione, stimola infatti la crescita ossea. Quando perdi un dente, quell’area non riceve più alcuna stimolazione e con il tempo l’osso si ridurrà, alterando la mascella e l’aspetto generale del volto.

Come ripristinare un dente caduto?

La risposta alla domanda “Cosa fare se perdi un dente?” è una sola: ripristinarlo. Non è soltanto una questione estetica, come hai letto fin qui, ma anche di salute del cavo orale e di masticazione.

Ripristinare la dentatura significa tornare alla situazione iniziale, con tutti i denti al loro posto, evitando così il disallineamento, il morso incompleto, la perdita ossea, l’alterazione dell’aspetto.

La soluzione migliore quando perdi un dente è data dall’implantologia dentale: sostituire il dente mancante con un impianto in titanio biocompatibile – che funge da radice artificiale e viene inserito nell’osso mascellare – e una corona protesica – che rappresenta il “dente visibile”, del tutto simile al dente naturale.

Il nuovo dente ha tutte le caratteristiche del dente naturale. La crescita ossea è così assicurata, la masticazione è di nuovo funzionale, l’aspetto del volto è invariato. Ne guadagna l’intera salute dell’organismo e anche l’autostima.

Se hai perso un dente, richiedi subito un consulto senza impegno: prendi un appuntamento per una visita odontoiatrica per ripristinare la dentatura completa.

 

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